Sviluppata su 40 metri quadrati, a pochi passi dalla famosa via Paolo Sarpi, la suite Concoct è stata realizzata all'interno del progetto residenziale Concoct, coordinato da humusstudio, che si distingue per la spiccata semplicità e che può a tutti gli effetti diventare un modello da imitare per risolvere i problemi di spazio sempre più frequenti nelle abitazioni contemporanee.
Il progetto d'interni curato dallo studio milanese TOMOarchitects si è basato sulla necessità di annullare completamente la percezione di un unico spazio dalle dimensioni ridotte e ripristinare un habitat interno più complesso e caratterizzato dalle normali funzioni di una residenza.
Il piccolo ambiente open-space è stato completamente ripensato secondo una nuova scansione spaziale e, grazie all'utilizzo di alcuni semplici escamotage visivi, sono stati ottenuti i differenti ambienti. Cuore dell'abitazione è il breve corridoio di separazione che dall'ingresso conduce direttamente alla zona living, formato da una serie di elementi verticali in legno di larice e da due semplici pannelli in legno multistrato verniciato di nero che identificano e al tempo stesso nascondono i servizi e la zona notte.
I giovani progettisti milanesi, per mantenere inalterata la coerenza progettuale, si sono occupati anche della progettazione degli arredi presenti all'interno della casa: dal divano in legno al tavolino in metallo e vetro, dagli elementi divisori verticali a quelli orizzontali, come mensole e la libreria a tutt'altezza.
La suite Concot è un vero e proprio esempio di ottimizzazione degli spazi, che sembra voler trattare ancora una volta un'annosa questione tanto cara ai progettisti moderni. Un modello che sarà forse utile per evitare di trasformarsi in tanti “ragazzi di campagna” come fu il mitico Artemio di Renato Pozzetto nel suo capolavoro degli anni '80, costretto a vivere in una casa di 10 metri quadrati.